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Confrontando delle foto scattate negli anni ‘90 è visibile la trasformzione del territorio; le colline sono state spianate e le gole interrate per rendere la lavorazione più agevole per le macchine operatrici. Ampie porzioni di bosco e macchia sono state sbancate. Colle Umberto (TV).
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Filippo De Martin, viticoltore biologico sperimenta varietà resistenti che non necessitano di trattamenti specifici. Conduce le proprie vigne senza mezzi meccanici secondo i precetti tipici del viticoltore antico.Roncoi, San Gregorio nelle Alpi (BL).
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La geologia della zona del Montello è caratterizzata dalle doline e dai prati habitat. Le doline sono il collassamento di porzioni di collina per ai fenomeni di erosione sotteranei specifici del tratto prealpino. In molti casi le doline vengono interrate e spianate per ospitare nuovi vigneti. Montello (TV).
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Il 13 maggio 2018 la Marcia Stop Pesticidi si conclude nel piazzale antistante l’Abbazia di Follina. Circa 4000 i cittadini che hanno manifestato per dire no all’uso dei pesticidi e promuovere un’agricoltura rispettosa dell’ambiente. Follina (TV).
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La sicura redditività del prosecco ha consentito investimenti privati notevoli, anche a fronte degli incentivi regionali. Cantine private spuntano anche nei quartieri residenziali. Volpago del Montello (TV).
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I nuovi impianti destinati a Prosecco in pianura, interni alla zona abitata, non ideale per il tipo di vite. Dato l’impiego di grandi macchine operatrici e l’estensione dell’impianto è immaginabile che non si tratti di piccoli agricoltori locali ma di investirori esterni. I residenti sono preoccupati ipotizzando un largo uso di pesticidi e fungicidi. Susegana (TV).
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Nonostante sia una zona caratterizzata da terreni umidi quella di Cavaso ha visto recentemente l’installazione di nuovi impianti. Per liberare spazi utili sono stati disboscati ampie porzioni di boschi e siepi secolari tipiche del territorio. Cavaso del Tomba (TV).
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Piccoli viticoltori vendemmiano manualmente. Diversamente dagli agricoltori limitrofi le loro vigne sono piantate a Cabernet che sembra essere più adatto al terreno, alle temperature ed umidità della zona. Conferiscono e vendono in cantina sociale l’uva vendemmiata. Tarzo (TV).
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Le evidenti tracce ed i risultati di diserbo chimico. Cavaso del Tomba (TV).
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Dipartimento di Scienze Storiche Geografiche e dell’Antichità.
Francesco Ferrarese è responsabile tecnico del laboratorio Sistema Informativo Geografico. Lavora al rilievo fitosociologico dei prati habitat per il progetto Rete Natura 2000. Dal suo lavoro è anche possibile notare quanto suolo sia stato consumato e trasformato in vigna. Padova (PD).
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Il Dott. Francesco Cavasin, Presidente della sezione ISDE di Treviso.
L’incidenza dell’uso dei pesticidi sulla popolazione non è ancora stata misurata in via definitiva ma dovrebbe valere il principio di precauzione. Dovrebbe poi esserci maggiore attenzione per le variazione delle malattie infantili; i bambini infatti sono considerati bio-sentinelle data la delicatezza del loro sistema immunitario. Silea (TV).
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Assemblea del Gruppo Mamme di Revine. Il gruppo è nato dalla sensibilità di iun gruppo di mamme e opera su tutto il territprio del tratto preralpino. Considerando le numerose adesioni ricevute è al voto la modifica della denominazione. Revine Lago (TV).
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Sulla sinistra sbancamenti per ospitare nuovi impianti viticoli. Le nuove installazioni seguono la massima pendenza della collina per facilitare il passaggio dei mezzi meccanici favorendo però l’erosione del terreno e lo scivolamento a valle delle sostanze nocive con consegnuete penetrazione in falda. Vittorio Veneto (TV).
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Prima dell’installazione dei nuovi vitigni la zona rurale era caratterizzata da colture di mais per allevamento e pascolo. Damiano Salvestro è una delle sentinelle cittadine che monitora l’invasione di piantagioni di Glera nella sua zona. Cavaso del Tomba (TV).
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Campus di Agripolis. Cartine tornasole utilizzate per misurare la quantità di fitofarmaci dispersi fuori bersaglio. La ricerca condotta dall’agronomo Donato Loddo, ricercatore presso Istituto di Biologia Agro-ambientale e Forestale de C.N.R., dimostra l’importanza delle nuove tecniche per limitare le contaminazioni fuori campo e l’effetto deriva degli aerosol. Legnaro (PD).
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Gianluigi Salvador, nell’orto della sua abitazione costruita secondo principi ecosostenibili. A causa dei trattamenti nei vigneti limitrofi è costretto, su indicazione dell’asl, a chiudere le finestre oppure ad allontanarsi nel periodo di trattamenti. Consigliere del Pesticide Action Network si batte per l’abolizione dei pesticidi e delle colture intensive. Refrontolo (TV).
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Nonostante il tempo avverso il 13 maggio 2018 circa 4000 persone si sono radunate a Cison per la seconda marcia stop pesticidi organizzata dal comitato Campagna Liberi dai Veleni.
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Mauro Zanini, membro del Movimento Terra Bellunese, è tra i promotore di una regolamento sull’utilizzo dei prodotti fitosanitari per la tutela della salute umana. Roncoi, San Gregorio nelle Alpi (BL).
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Considerata la conformazione geologica del territorio le associazioni ambientaliste locali sono preoccupate dall’utilizzo dei pesticidi nei nuovi impianti di prosecco nati sulle colline. Temono che data la natura argillosa del terreno i residui possanno facilmente raggiungere corsi d’aqua sotteranei e falde superficiali. Volpago del Montello (TV).
Public Story
Servi della Glera - Prosecco, pesticidi, paesaggio
Credits:
pierfrancesco lafratta
Date of Work:
12/13/18 - 09/30/18
Updated: 01/28/20
Servi della Glera - Prosecco, pesticidi, paesaggio
Veneto, 2018 (provincia di Treviso, provincia di Belluno)
Il successo mondiale del vino Prosecco sta comportando un notevole cambiamento nella configurazione del paesaggio rurale e agricolo del Veneto tra Valdobbiadene e Cornigliano: nella zona DOC e DOCG si producono circa cinquecento milioni di bottiglie di prosecco l’anno.
La viticoltura tradizionale si è rapidamente trasformata in monocultura intensiva, con notevoli investimenti e la diffusione di nuove imprenditorialità. Il recente aumento delle monocolture del Prosecco e la dispersione urbana sono due aspetti affini che gettano luce sulle inadeguate politiche regionali nella gestione degli impatti ambientali. Nell’ultimo Rapporto sulle Acque 2018 di Ispra è rilevato che circa il 90% delle acque di falda superficiali (36% solo in Veneto) è avvelenato ed in alcuni casi i pesticidi superano i livelli di allarme. Infatti nella pubblicazione
“Note sull’inquinamento da pesticidi in Italia” pubblicata dall’Isde nel gennaio 2018 emerge che il Veneto è il maggior importatore ed utilizzatore di pesticidi in Italia.
Il carattere industriale della produzione vinicola si legge nella dilatazione dei vigneti che sta trasformando duramente l’aspetto delle colline dell’area DOCG e DOC in alcuni casi alterandone il gradiente naturale per fare spazio a nuove piantagioni di viti e nella raccolta meccanica dell’uva, come pure nella riduzione della superficie dei boschi originari rimanenti.Inoltre nella viticoltura monoculturale quale è qusta del Prosecco c’è una notevole perdita di biodiversità che rende le viti più vulnerabili alle malattie.
Nella zona tra Valdobbiadene e Cornigliano sono stati rilevati diversi casi di intossicazione da pesticidi ed un incremento della percentuale di tumori della tiroide pure attribuibili ai frequenti irroramenti per atomizzazione. I vigneti che in moltissimi casi sono limitrofi ai centri abitati di fatto mettono a rischio la salute dei residenti. Vista la pervasività dei nuovi impianti non sono tardate le reazioni degli abitanti non agricoli in opposizione a quanti sono coinvolti nella viticoltura: agricoltori locali radicati e, sempre più spesso, grandi investitori esterni. Interessante, da un punto di vista antropologico, è soffermarsi sulle storie di alcuni attori coinvolti nelle proteste e considerare di nuovo il mito della vita bucolica e rurale come elemento vettore della percezione dell’esperienza della campagna, dove il piacere residenziale e il divertimento ambientale sono un’aspettativa disattesa piuttosto che una realtà.
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