Biography:
Matteo Trevisan is a documentary photographer and videomaker, represented by the agency Contrasto, who divides his time between Rome, the city where he lives and works, and Gorizia, his place of origin. In 2018, after studying photography at the...
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Focus:Photographer, Photojournalist, Architecture, Documentary, Photography, Portraiture, Political Journalism, Reportage
Covering:Asia,Europe,
Skills:Research, Photo Assisting, Photo Editing, Photojournalism, Video Editing, Film Photography, Visual Producer, WordPress, Adobe Creative Suite, Photoshop
View of the steel production plant of the ArcelorMittal company in the city of Zenica. The plant was bought by the Indian steel giant in 2004, but the agreements between the company and the government remained secret and never made public.
Tetovo (Zenica), Bosnia and Herzegovina, March 2023.
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Vista dell'impianto di produzione di acciaio della società ArcelorMittal nella città di Zenica. L'impianto è stato acquistato dal gigante indiano dell'acciaio nel 2004, ma gli accordi tra l'azienda e il governo sono rimasti segreti e mai resi pubblici.
Tetovo (Zenica), Bosnia-Erzegovina, marzo 2023. Zenica Bosnia and Herzegovina
Miners prepare to go underground at the Banovići mine. To reach the place where they will work, they will have to descend 7 km underground and it will take them 45 minutes to get there, travelling on a conveyor belt.
Banovići (Tuzla), Bosnia and Herzegovina, October 2023.
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I minatori si preparano a scendere sotto terra nella miniera di Banovići. Per raggiungere il luogo in cui lavoreranno, dovranno scendere per 7 km sotto terra e impiegheranno 45 minuti per raggiungerlo, viaggiando su un nastro dedicato al trasporto di persone.
Banovići (Tuzla), Bosnia e Erzegovina, ottobre 2023.
The pipes used to transport waste material from the thermal power plant (TPP), owned by the state-owned Elektroprivreda Bosne i Hercegovine (EBiH), into the Jezero Dva reservoir. There are no official studies on the correlation between the plant's activity and public health. The only known research to date is the one sponsored by the Centre for Ecology and Energy (NGO), conducted by Professor Nurka Pranjic from the Department of Occupational and Environmental Health of the Faculty of Medicine at the University of Tuzla. The study found a statistically significant association between negative health impacts and long-term exposure to heavy metals dispersed in the vicinity of the thermal power plant and landfills.
Bukinje (Tuzla), Bosnia and Herzegovina, March 2023.
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I condotti utilizzati per trasportare il materiale di scarto della centrale termica (TPP), di proprietà della società statale Elektroprivreda Bosne i Hercegovine (EBiH), nel lago artificiale di Jezero Dva. Non esistono studi ufficiali sulla correlazione tra l'attività dell'impianto e la salute pubblica. La sola ricerca nota finora è quella promossa dal Centro per l’ecologia e l’energia (ONG), condotta dalla professoressa Nurka Pranjic, del Dipartimento di salute occupazionale e ambientale della Facoltà di medicina dell’Università di Tuzla. Lo studio ha rilevato un'associazione statisticamente significativa tra gli impatti negativi sulla salute e l'esposizione a lungo termine ai metalli pesanti dispersi nelle vicinanze della centrale termoelettrica e delle discariche.
Bukinje (Tuzla), Bosnia-Erzegovina, marzo 2023.
Izet Barcic, in the village of Bukinje; he lives with his wife a few hundred metres from the Tuzla thermal power station. "I feel lucky to still be alive. They operated four times and removed my lung. Before the operation I weighed 120 kilos, I felt very strong. Afterwards I weighed only 40. This plant is killing us all and I hope one day to be able to leave this place".
Bukinje (Tuzla), Bosnia and Herzegovina, March 2023.
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Izet Barcic, nel villaggio di Bukinje; vive con la moglie a poche centinaia di metri dalla centrale termica di Tuzla."Mi sento fortunato ad essere ancora vivo. Mi hanno operato quattro volte e mi hanno tolto un polmone. Prima dell'operazione pesavo 120 chili, mi sentivo molto forte. Dopo ne pesavo solo 40. Questo impianto ci sta uccidendo tutti e spero un giorno di poter lasciare questo posto".
Bukinje (Tuzla), Bosnia-Erzegovina, marzo 2023.
A resident of Zenica sweeps her terrace from the black dust that has settled there.
According to the United Nations Environment Programme (UNEP) report published in June 2019, there are almost five thousand premature deaths in Bosnia and Herzegovina in urban agglomerations, where it is estimated that people can lose up to 1.3 years of life due to bad weather conditions.
Tetovo (Zenica), Bosnia and Herzegovina, March 2023
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Un abitante di Zenica spazza la sua terrazza dalla polvere nera che si è depositata.
Secondo il rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP), pubblicato nel giugno 2019, in Bosnia-Erzegovina ci sono quasi cinquemila morti premature negli agglomerati urbani, dove si stima che le persone possano perdere fino a 1,3 anni di vita a causa delle cattive condizioni meteorologiche.
Tetovo (Zenica), Bosnia-Erzegovina, marzo 2023
The Banovići coal mine, owned by the RMU Banovici company.
The mine is one of the largest in the Balkans and supplies the country's power generation and industrial plants, but also exports its material abroad. The mine has an estimated annual production of 1.5 million tonnes of coal and ranks fifth in Europe.
Banovići (Tuzla), Bosnia and Herzegovina, March 2023.
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La miniera di carbone di Banovići, di proprietà della società RMU Banovici.
La miniera è una delle più grandi dei Balcani e rifornisce gli impianti di produzione energetica e industriale del Paese, ma esporta il suo materiale anche all'estero. La miniera ha una produzione annua stimata di 1,5 milioni di tonnellate di carbone e si colloca al quinto posto in Europa.
Banovići (Tuzla), Bosnia-Erzegovina, marzo 2023. Banovići Bosnia and Herzegovina
Alma Alić, in the village of Tetovo. "I came to Tetovo 43 years ago after getting married, at that time many people worked in factories, now there are very few left. Today the situation is terrible, within a 300 metre radius of my house everyone has cancer".
Alma has stomach cancer and was recently operated on.
Tetovo (Zenica), Bosnia and Herzegovina, November 2022.
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Alma Alić, nel villaggio di Tetovo. "Sono arrivata a Tetovo 43 anni fa dopo essermi sposata, all'epoca molte persone lavoravano in fabbrica, ora ne sono rimaste pochissime. Oggi la situazione è terribile, nel raggio di 300 metri da casa mia tutti hanno il cancro".
Alma ha un cancro allo stomaco ed è stata recentemente operata.
Tetovo (Zenica), Bosnia-Erzegovina, novembre 2022.
A young boy inside his home, which will rise a few dozen metres from the Zenica steel factory.
He, his two brothers and his parents live in a difficult economic condition and cannot afford to leave their home to find one in a less polluted area. His father says they can never drink coffee in the garden because it fills up with black dust within minutes. The boy suffers from chronic respiratory problems.
Tetovo (Zenica), Bosnia and Herzegovina, November 2022.
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Un giovane ragazzo all’interno della sua abitazione che sorger a poche decine di metri dell’acciaieria di Zenica.
Lui, i suoi due fratelli ed i suoi genitori vivono una condizione economica difficile e non possono permettersi di lasciare la loro casa per trovarne una in una zona meno inquinata. Il padre dice che non possono mai bere il caffè in giardino perché in pochi minuti si riempie di polvere nera. Il ragazzino soffre di problemi respiratori cronici.
Tetovo (Zenica), Bosnia and Herzegovina, November 2022.
View of the Banovići mine, owned by RMU Banovici. The mine is one of the largest in the Balkans and supplies the country's power generation and industrial plants, as well as exporting its material abroad. The mine has an estimated annual production of 1.5 million tonnes of coal and ranks fifth in Europe.
Banovići (Tuzla), Bosnia and Herzegovina, March 2023.
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Vista sulla miniera di Banovići, di proprietà della società RMU Banovici. La miniera è una delle più grandi dei Balcani e rifornisce gli impianti di produzione energetica e industriale del Paese, ma esporta anche il suo materiale all'estero. La miniera ha una produzione annua stimata di 1,5 milioni di tonnellate di carbone e si colloca al quinto posto in Europa.
Banovići (Tuzla), Bosnia e Erzegovina, marzo 2023.
Some local farmers near the village of Fajtovci take a break while threshing the fields. Before the arrival of winter, they prepare to process fodder and store it for the animals. Local farmers complain that dairy farms in the area do not want to buy their milk because the animals drink water and eat fodder contaminated by the mine.
Fajtovci (Sanski Most), Bosnia and Herzegovina, October 2023.
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Alcuni agricoltori locali, nei pressi del villaggio di Fajtovci, si prendono una pausa durante la trebbiatura dei campi. Prima dell’arrivo dell’inverno, si preparano a lavorare i foraggi e a stoccarli per gli animali. Gli allevatori locali si lamentano che le aziende caseifice della zona non vogliano comprare il loro latte perché gli animali bevono acqua e mangiano foraggi contaminati dalla miniera.
Fajtovci (Sanski Most), Bosnia-Erzegovina, ottobre 2023.
Two wolves at the 'Bingo' zoo in Tuzla, a few hundred metres from the thermal power plant (TPP) owned by the state-owned Elektroprivreda Bosne i Hercegovine (EBiH).
Tuzla, Bosnia-Herzegovina, October 2023.
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Due lupi all’interno dello zoo “Bingo” di Tuzla, distante qualche centinaio di metri dalla centrale termica (TPP), di proprietà della società statale Elektroprivreda Bosne i Hercegovine (EBiH).
Tuzla, Bosnia e Erzegovina, ottobre 2023.
The artificial lake Jezero Dva (lake two), containing the waste from the Tuzla Thermal Power Plant (TPP), owned by the state-owned Elektroprivreda Bosne i Hercegovine (EBiH).
The power plant and the reservoirs into which the combustion ash is discharged are located on the edge of the city, close to inhabited areas. "The reservoir has not been sealed, so the toxic sludge can seep into the ground and seep into the water table, while the dust can be dispersed into the air with terrible consequences for public health and the environment'. These are the words of activist Denis Žiško from the Centar za ekologiju i energiju in Tuzla.
In the background the city of Tuzla, the third largest city in Bosnia and Herzegovina.
Bukinje (Tuzla), Bosnia and Herzegovina, March 2023.
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Il lago artificiale Jezero Dva (lago due), contenente gli scarti della centrale termica di Tuzla (TPP), di proprietà della società statale Elektroprivreda Bosne i Hercegovine (EBiH).
La centrale e i bacini artificiali in cui vengono scaricate le ceneri di combustione si trovano ai margini della città, vicino ad aree abitate. "Il bacino artificiale non è stato sigillato, quindi i fanghi tossici possono infiltrarsi nel terreno e penetrare nelle falde acquifere, mentre le polveri possono disperdersi nell'aria con conseguenze terribili per la salute pubblica e l'ambiente". Queste sono le parole dell'attivista Denis Žiško del Centar za ekologiju i energiju di Tuzla.
Sullo sfondo la città di Tuzla, la terza città più grande della Bosnia-Erzegovina.
Bukinje (Tuzla), Bosnia-Erzegovina, marzo 2023. Bukinje Bosnia and Herzegovina
Edita, inside her house in the village of Tetovo, a few dozen metres from the steelworks owned by the ArcerloMittal company. "The young people here want to leave, they have lost confidence and only the elderly are left to fight. I wonder why we don't have the same rights as those who live in London. Why is it not like in Europe?" Edita is a member of the EkoForum association and has been involved with the community in the village of Tetovo for several years.
Tetovo (Zenica), Bosnia and Herzegovina, November 2022.
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Edita, all'interno della sua casa nel villaggio di Tetovo, a poche decine di metri dalla acciaieria di proprietà dell'azienda ArcerloMittal. "I giovani qui vogliono andarsene, hanno perso la fiducia e sono rimasti solo gli anziani a lottare. Mi chiedo perché non abbiamo gli stessi diritti di chi vive a Londra. Perché non è come in Europa?". Edita è membro dell'associazione EkoForum e da diversi anni si occupa della comunità del villaggio di Tetovo.
Tetovo (Zenica), Bosnia-Erzegovina, novembre 2022.
Samir Lemeš, a university professor at the Faculty of Engineering in Zenica and president of the environmental association Eko Forum, observes the activities of the ArcelorMittal steel plant in Zenica. The association Eko Forum was founded in 2008 with the aim of keeping the citizens of Zenica informed about the environmental conditions in the city. The association has taken several legal actions against the ArcelorMittal company, accusing it of not respecting the environmental standards in force in Bosnia and of causing damage to the health of the more than 150,000 inhabitants of Zenica and the neighbouring villages.
Tetovo (Zenica), Bosnia and Herzegovian, November 2022.
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Samir Lemeš, professore universitario presso la Facoltà di Ingegneria di Zenica e presidente dell'associazione ambientalista Eko Forum, osserva le attività dell'acciaieria ArcelorMittal di Zenica. L'associazione Eko Forum è stata fondata nel 2008 con l'obiettivo di tenere informati i cittadini di Zenica sulle condizioni ambientali della città. L'associazione ha intrapreso diverse azioni legali contro l'azienda ArcelorMittal, accusandola di non rispettare le norme ambientali in vigore in Bosnia e di causare danni alla salute degli oltre 150.000 abitanti di Zenica e dei villaggi vicini.
Tetovo (Zenica), Bosnia e Herzegovian, novembre 2022.
View of the city of Zenica and the stadium of the Čelik football team, which means 'Steel' in Bosnian, founded in 1945. In the background is the steel factory owned by the ArcelorMittal company. According to data from the Hydrometeorological Institute of the Federation of BiH, in 2019 Zenica had the most polluted air in the Federation of B&H and the high concentrations of sulphur dioxide and dust were particularly pronounced. The metallurgical factory, which produces energy by burning coal, is, according to the association Eko Forum, the dominant source of SO2 and dust emissions in Zenica.
Zenica, Bosnia and Herzegovina, November 2022.
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Vista sulla città di Zenica e sullo stadio della squadra di calcio Čelik, che in bosniaco significa "Acciaio", fondata nel 1945. Sullo sfondo la fabbrica di acciaio di proprietà della compagnia ArcelorMittal. Secondo i dati dell'Istituto idrometeorologico della Federazione di BiH, nel 2019 Zenica ha avuto l'aria più inquinata della Federazione di B&H e le alte concentrazioni di anidride solforosa e polveri sono state particolarmente pronunciate. La fabbrica metallurgica, che produce energia bruciando carbone, è, secondo l’associazione Eko Forum, la fonte dominante delle emissioni di SO2 e polveri a Zenica.
Zenica, Bosnia and Herzegovina, November 2022.
Mirsad Selimović, at his home in the village of Tetovo. A former worker at the ArceloMittal steel factory, he has been fighting laryngeal cancer for 15 years. In front of him are all the medicines he is forced to use. When the wind is strong and the dust from the factory gets too high in the air, he is forced to spend his days indoors. He blames his illness on the pollution caused by the still factory; his wife also suffers from heart problems.
Tetovo (Zenica), Bosnia and Herzegovina, November 2022.
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Mirsad Selimović, nella sua casa nel villaggio di Tetovo. Ex operaio dell'acciaieria ArceloMittal, lotta da 15 anni contro il cancro alla laringe. Davanti a lui ci sono tutte le medicine che è costretto a usare. Quando il vento è forte e la polvere dell'acciaieria si alza troppo nell'aria, è costretto a passare le giornate chiuso dentro casa. Dà la colpa della sua malattia all'inquinamento causato dalla fabbrica, anche la moglie soffre di problemi cardiaci.
Tetovo (Zenica), Bosnia and Herzegovina, November 2022.
The Muslim cemetery in Tetovo, behind ArcelorMittal's steel factory.
According to the United Nations Environment Programme (UNEP) report published in June 2019, in 19 Balkan cities, including Zenica, air pollution causes one in five premature deaths.
Tetovo (Zenica), Bosnia and Herzegovina, March 2023
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Il cimitero musulmano di Tetovo, dietro la fabbrica di acciaio di ArcelorMittal.
Secondo il report del programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep), pubblicato a giugno 2019, in 19 città dei Balcani, tra cui Zenica, l’inquinamento atmosferico provoca una morte prematura su cinque.
Tetovo (Zenica), Bosnia-Erzegovina, marzo 2023
A stray dog walks in front of a basketball court in the village of Tetovo, bordering the steel factory of the ArcelorMittal company.
According to the Human Right Watch report, Bosnia and Herzegovina has the fifth highest incidence of air pollution deaths globally and lung disease rates are among the highest in the world.
Tetovo (Zenica), Bosnia and Herzegovina, March 2023
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Un cane randagio cammina davanti a un campo da basket nel villaggio di Tetovo, al confine con la fabbrica di acciaio della società ArcelorMittal.
Secondo il rapporto di Human Right Watch, la Bosnia-Erzegovina ha la quinta più alta incidenza di morti per inquinamento atmosferico a livello globale ed i tassi di malattie polmonari sono tra i più alti al mondo.
Tetovo (Zenica), Bosnia-Erzegovina, marzo 2023
Kemal Kudozović in his home in the village of Bukinje, just a few hundred metres from the thermal power plant (TPP) owned by state-owned Elektroprivreda Bosne i Hercegovine (EBiH). Kemal suffers from respiratory problems and his wife recently died of cancer. "I have no doubt that if I am sick and my wife is dead, it is only the thermal plant's fault.
Bukinje (Tuzla), Bosnia and Herzegovina, March 2023.
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Kemal Kudozović nella sua abitazione nel villaggio di Bukinje, che dista poche centinaia di metri dalla centrale termica (TPP), di proprietà della società statale Elektroprivreda Bosne i Hercegovine (EBiH). Kemal soffre di problemi respiratori, e la moglie è morta a causa di un tumore da poco tempo. “Non ho dubbi, se sto male e mia moglie è morta, è solo colpa della Thermal Plant”.
Bukinje (Tuzla), Bosnia-Erzegovina, marzo 2023.
The interior of a house in the village of Bašići, not far from the town of Sanski Most. Strong vibrations from the lignite mine, owned by the Lager company, are making many houses uninhabitable and causing large cracks in the walls. Despite the fact that the company does not have an environmental permit to mine coal, its excavations are moving closer and closer to the settlements in the area. The Centre for the Environment in Banja Luka filed a lawsuit in an administrative dispute against the decision of the Ministry of the Environment and Tourism rejecting the application of the company "LAGER" d.o.o. for the renewal of the environmental permit for the surface mining of brown coal in the area of the municipality of Sanski Most. The case was filed because, according to the Ministry of the Environment and Tourism's interpretation of the new regulation adopted in 2021, a permit is no longer required for this activity.
Bašići (Sanski Most), Bosnia and Herzegovina, October 2023.
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L'interno di un'abitazione nel villaggio di Bašići, a breve distanza dalla città di Sanski Most. A causa delle forti vibrazioni provenienti dalla miniera di lignite, di proprietà dell'azienda Lager, molte case stanno diventando inagibili e si formano ampie crepe sulle pareti della casa. Nonostante la compagnia non abbia il permesso ambientale per estrarre carbone, le sue attività di scavo continuano ad avvicinarsi sempre di più ai centri abitati della zona. Il "Center for Environment" di Banja Luka ha intentato una causa in una controversia amministrativa contro la decisione del Ministero Federale dell'Ambiente e del Turismo che respinge la richiesta di rinnovo dell'autorizzazione ambientale presentata dalla società "LAGER" d.o.o. per lo sfruttamento superficiale della lignite nella zona del comune di Sanski Most. La causa è stata intentata perché, secondo il modo in cui il Ministero Federale dell'Ambiente e del Turismo ha interpretato il nuovo Regolamento approvato nel 2021, per
Aerial view of the coal mine owned by the company 'LAGER' d.o.o. According to the 'Centre for Environment' in Banja Luke, the mine is operating without complying with environmental regulations, causing serious damage to the environment.
Gorice (Sanski Most), Bosnia and Herzegovina, October 2023.
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Vista aerea sulla miniera di carbone di proprietà della società "LAGER" d.o.o. Secondo il “Center for Environment” di Banja Luke, la miniera sta operando senza rispettare le regolamentazioni ambientali, causando gravi danni all’ambiente.
Gorice (Sanski Most), Bosnia-Erzegovina, ottobre 2023. Fajtovci Bosnia and Herzegovina
Izeta Bajramović, in the village of Tetovo. Two years ago she was diagnosed with uterine cancer.
"This is where my husband spent his days, when he passed away two years ago at his funeral we all stood here under this arbour to remember him. He worked in the steel factory, but unfortunately three years before retirement he fell ill with cancer and had to stop working".
Tetovo (Zenica), Bosnia and Herzegovina, November 2022.
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Izeta Bajramović, nel villaggio di Tetovo. Due anni fa le è stato diagnosticato un cancro all'utero.
"È qui che mio marito trascorreva le sue giornate, quando se n'è andato due anni, fa al suo funerale ci siamo messi tutti qui sotto questo pergolato per ricordarlo. Lavorava nell'acciaieria, ma purtroppo a tre anni dalla pensione si è ammalato di cancro e ha dovuto smettere di lavorare".
Tetovo (Zenica), Bosnia-Erzegovina, novembre 2022.
A swan at the 'Konjički klub SMET' animal rescue centre on Smetovi Mountain, outside the industrial city of Zenica. The private facility is home to many species rescued from all over Bosnia and brought to the sanctuary, where they live thanks to the help of private individuals and associations. The family that runs it left the city of Zenica because it was too polluted to live there and decided to move to the mountains surrounding the city.
Smetovi (Zenica), Bosnia and Herzegovina, October 2023.
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Un cigno all’interno del santuario di recupero di animali “Konjički klub SMET” sul monte Smetovi, situato fuori la città industriale di Zenica. All’interno della struttura privata coesistono molte specie che vengono soccorse e portate al rifugio da tutta la Bosnia, che vive grazie agli aiuti di privati e associazioni. La famiglia che lo gestisce ha lasciato la città di Zenica perché era troppo inquinata per viverci e ha deciso di spostarsi nei monti che circondano la città.
Smetovi (Zenica), Bosnia-Erzegovina, ottobre 2023.
A miner inside the Banovići coal mine.
According to the head of the miners' trade unions, the mine has coal for another 40 years, but will most likely have to close in 15 years to comply with agreements made with the European Union.
Banovići (Tuzla), Bosnia and Herzegovina, March 2023.
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Un minatore all'interno della miniera di carbone di Banovići.
Secondo il capo dei sindacati dei minatori, la miniera ha carbone per altri 40 anni, ma molto probabilmente dovrà chiudere tra 15 anni per rispettare gli accordi presi con l'Unione Europea.
Banovići (Tuzla), Bosnia-Erzegovina, marzo 2023.
A detail of industrial waste from the ArcelorMittal steel plant collected in the Rača landfill. According to Bosnia and Herzegovina's environmental regulations, these materials should be stored in special facilities to prevent dust from spreading into the air or polluting groundwater.
Tetovo (Zenica), Bosnia and Herzegovina, March 2023
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Un dettaglio dei rifiuti industriali dell'acciaieria ArcelorMittal raccolti nella discarica di Rača. Secondo le normative ambientali della Bosnia-Erzegovina, questi materiali dovrebbero essere stoccati in strutture speciali per evitare che le polveri si diffondano nell'aria o inquinino le falde acquifere.
Tetovo (Zenica), Bosnia-Erzegovina, marzo 2023
Each miner is given a personal number plate, which he must hand in to the technical office before going underground to receive his personal torch.
Banovići (Tuzla), Bosnia and Herzegovina, October 2023.
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Ad ogni minatore è assegnata una targhetta numerica personale che deve consegnare all’ufficio tecnico prima di scendere sotto terra per ricevere la sua torcia personale.
Banovići (Tuzla), Bosnia e Erzegovina, ottobre 2023.
The shift supervisor calls the miners to roll before going underground at Banovići mine. The mine employs more than 2000 people, including miners, technicians and administrative staff.
Banovići (Tuzla), Bosnia and Herzegovina, October 2023.
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Il capo turno fa l’appello dei minatori presenti prima di scendere sotto terra nella miniera di Banovići. All’interno della miniera lavorano più di 2000 operai, tra minatori, tecnici e il reparto amministrativo.
Banovići (Tuzla), Bosnia e Erzegovina, ottobre 2023.
A villager in Gorice is about to milk a cow in the evening. Local farmers complain that dairy farms in the area do not want to buy their milk because the animals drink water and eat feed contaminated by the mine.
Gorice (Sanski Most), Bosnia and Herzegovina, October 2023.
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Un'abitante del villaggio di Gorice è intenta nella mungitura serale di una mucca. Gli allevatori locali si lamentano che le aziende caseifiche della zona non vogliano comprare il loro latte perché gli animali bevono acqua e mangiano foraggi contaminati dalla miniera. Gorice (Sanski Most), Bosnia-Erzegovina, ottobre 2023.
The road used to transport materials from the Banovići open-cast mine, owned by the RMU Banovici company. The mine is one of the largest in the Balkans and supplies the country's energy and industrial production facilities, as well as exporting its material abroad. It has an estimated annual production of 1.5 million tonnes of coal and ranks fifth in Europe.
Banovic (Tuzla), Bosnia and Herzegovina, October 2023.
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La strada lungo cui vengono trasportati i materiali estratti dalla miniera di carbone a cielo aperto di Banovići, di proprietà della società RMU Banovici. La miniera è una delle più grandi dei Balcani e rifornisce gli impianti di produzione energetica e industriale del Paese, ma esporta il suo materiale anche all'estero. Ha una produzione annua stimata di 1,5 milioni di tonnellate di carbone e si colloca al quinto posto in Europa.
Banovići (Tuzla), Bosnia e Erzegovina, ottobre 2023.
A farmer in the village of Bistarac Gornji, behind her the Global Ispat Koksna Industrija Lukavac (GIKIL) coking plant. The coke battery was built between 1945 and 1959, with facilities for the production of coke oven by-products and electricity, followed by chemicals (fertilisers, maleic anhydride). In January 2003 it became KIL (Koksna industrija Lukavac) and in November 2003 it became GIKIL with the participation of Global Steel Holdings Limited (formerly Global Infrastructure Holdings Limited), whose former chairman is Promod Mittal, an Indian businessman suspected of organised crime in connection with GIKIL.
Bistarac Gornji (Lukavac), Bosnia and Herzegovina, October 2023.
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Un'allevatrice nel villaggio Bistarac Gornji, dietro di lei la cokeria Global Ispat Koksna Industrija Lukavac (GIKIL). La batteria del coke fu costruita dal 1945 al 1959, con impianti per la produzione dei sottoprodotti della cokeria e dell'energia elettrica, seguiti da prodotti chimici (concimi, anidride maleica). Nel gennaio 2003 è diventata KIL (Koksna industrija Lukavac) e nel novembre 2003 è diventata la società GIKIL, con la partecipazione di Global Steel Holdings Limited (ex Global Infrastructure Holdings Limited), il cui ex presidente è Promod Mittal, un imprenditore indiano, sospettato di criminalità organizzata legata al GIKIL.
Bistarac Gornji (Lukavac), Bosnia e Erzegovina, ottobre 2023.
The Saveza Izvidaca refuge, on Mount Smetovi, is one of the most popular places for the citizens of Zenica, who usually spend weekends here to enjoy the cleaner air.
Smetovi (Zenica), Bosnia and Herzegovina, August 2019.
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Il rifugio Saveza Izvidaca, sul monte Smetovi, è uno dei luoghi più frequentati dagli cittadini di Zenica, che sono soliti passare qui i fini settimana per godere dell’aria più pulita.
Smetovi (Zenica), Bosnia-Erzegovina, agosto 2019.
Night view of the ArcelorMittal steel factory on the border with the city of Zenica. The factory and the city are almost the same size. Local activists say that the factory's activity becomes more intense at night when it is more difficult to monitor the plant's emissions.
Zenica, Bosnia and Herzegovina, November 2022.
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Vista notturna della fabbrica di acciaio di ArcelorMittal, al confine con la città di Zenica. La fabbrica e la città hanno quasi la stessa estensione. Attivisti locali dicono che l’attività della fabbrica si fa più intensa di notte quando è più difficile monitorare le emissioni dell’impianto.
Zenica, Bosnia and Herzegovina, November 2022.