Public Story
"Viaje por la vida", Genova 2021
Circa 600 anime si sono ritrovati in Piazza Alimonda in ricordo del corteo internazionale sui diritti dei migranti e dei rifugiati, che il 19 luglio di vent'anni prima, sfilò per le strade di Genova. Oggi come allora per “riportare in piazza tutte le tematiche e le lotte che animarono quelle giornate”.
In testa al corteo uno striscione su cui campeggia la scritta "Viaje por la vida" moto dei zapatisti, la cui delegazione è giunta in Europa dal Messico.
Prima che il corteo si metta in movimento, l'attenzione è tutta per Giuliano Giuliani e Mark Cowell, giornalista inglese che fu vittima dei pestaggi da parte della polizia all'interno della Diaz. Venne gravemente ferito, riportando danni alla spina dorsale, la perforazione di un polmone causata dalla frattura di quattro costole oltre a alcuni denti rotti, rimanendo in coma per una settimana.
Il loro abbraccio, i sorrisi e le parole scambiate in quel luogo, Piazza Alimonda, è un emozione che non può essere descritta.
Lungo il tragitto il corteo si svolto in maniera assolutamente pacifica, bandiere, striscioni e musica. Non è mancata la vicinanza ai portuali del Calp contro le navi che caricano armi nel porto di Genova e ai manifestanti sotto processo per gli scontri di Piazza Corvetto nel 2019, contro il comizio elettorale di Casapound.
Sopra il camion che precede il corteo è stato installato un aeroplanino gigante di carta. “Questo perché il 19 luglio 2001 era inizialmente previsto un lancio di aeroplanini di carta bianchi che non fu mai effettuato per gli scontri – dicono gli organizzatori del corteo – Oggi l’aeroplanino vola e atterra simbolicamente di fronte al palazzo dove ci fu il G8. Dopo 20 anni la nostra lotta non si ferma”.