Luca Prestia

Historian and free-lance photographer based in Turin (Italy)
      
Quando scoprimmo il mare | When we discovered the sea
Location: Turin
Nationality: Italian
Biography: For some years I have been dealing with photographic projects related to the migratory phenomenon. I have visited some borders of Europe in search of traces of the testimonies of humanity passing through, in search of new life. For assignments,... MORE
Public Story
Quando scoprimmo il mare | When we discovered the sea
Copyright Luca Prestia 2024
Date of Work Jun 2016 - Jun 2016
Updated Apr 2022
Location Fréjus
Topics Abstract, Art, Arts, Culture, Culture stories, Documentary, Editorial, Fine Art, France, French Riviera, Landscape, Newspapers, Personal Projects, Photography, Reportage, Sea, Swimming, Vacation, Water
Sembra che il mare sia un topos caro al fotografo Luca Prestia. Mentre in Eleven pictures of ordinary fun l’attenzione era riposta sullo scorrere della vita nelle mete estive in periodi diversi da quelli dediti alle vacanze, la nuova Quando scoprimmo il mare si concentra proprio su quest’elemento, mostrando in maniera obiettiva le differenti modalità con cui le persone vi si relazionano. 
Spiagge affollate, gruppi sparuti e individui solitari. Nonostante possano essere diverse le motivazioni, tutti si ritrovano a dedicare pensieri e riversare aspettative nei confronti di un’area che in passato veniva vista come foriera di pericoli. Gli scatti incantano per il filo conduttore che li lega, catturano lo sguardo per quello che non hanno in comune, che non è catturabile dall’obbiettivo: lo stato d’animo di chi frequenta il mare, elemento che grazie al talento di Prestia riesce a fare da sfondo e al tempo stesso da protagonista di tutte le foto

(introduzione di Gianluigi Peccerillo per «Artwort»)




«Il bagno in mare era un gioco da bambini e semmai una necessità per certe forme di pesca, ma in genere al mare ci si avvicinava o quasi del tutto nudi per lavorare nell'acqua, o completamente vestiti per lavorare sull'acqua. Né c'era molta propensione per le spiagge e i litorali, scarsamente abitati, esposti ai pericoli del e dal mare, luoghi da cui guardarsi e difendersi. [...] La striscia di terra che separa il mare dagli insediamenti umani è un limes incerto sul quale si costruiscono difese e torri d'avvistamento contro l'invasione dello straniero, dei pirati, delle navi che portano i contagi, dei banditi e dei contrabbandieri».

«Con l'inizio del 1900 il mare diventa una moda, dapprima riservata alle élite europee, successivamente aperta alla totalità della popolazione. Una moda che scaturisce da ragioni inizialmente legate all'ambito della salute del corpo, per poi trasformarsi in una pratica sociale di primaria importanza: luogo di divertimento, di relax, di ostentazione del lusso o di affermazione del proprio status, il mare diventa un elemento 'amico' che il Novecento consacrerà definitivamente come topos vacanziero italiano ed europeo».

«Alla fase della semplice idroterapia marina senza vita di mare, prima elitaria, divenuta poi anche caritativo-assistenziale con gli ospizi e le colonie per scrofolosi, segue la fase del mare come cura, ma anche e soprattutto come piacere di sole, bagni, vita di spiaggia e per sostituire al pallore l'abbronzatura. Con l'aggiunta non secondaria dello svago, divertimento e fuga dalle città, nuovi parametri, su cui si adagia definitivamente la villeggiatura borghese e impiegatizia degli anni trenta e, dopo la pausa della Seconda guerra mondiale, quella di massa degli anni cinquanta-sessanta»

(dal volume di Paolo Sorcinelli, Storia sociale dell'acqua. Riti e cutlure, 1998)
LinkedIn Icon Facebook Icon Twitter Icon
1,385

Also by Luca Prestia —

Story

Baìo, the history shared by the Alpine communities

Luca Prestia / Cuneo
Story

Etna (Sicily), 3357 meters above sea level. A piece of Mars on Earth

Luca Prestia / Catania
Story

La montagna viva. Storie di cura, tutela e valorizzazione in 15 foto-ritratti di comunità

Luca Prestia and Unione Montana Valle Stura / Cuneo
Story

Libereso Guglielmi. Il giardiniere di Calvino

Luca Prestia / Sanremo
Story

My own private river

Luca Prestia / Cuneo
Story

Built dreams

Luca Prestia / Ljubljana
Story

Metafísica urbana

Luca Prestia / Torino
Story

Festival Frontière | Paraloup, 25-29 luglio 2018

Luca Prestia / Paraloup
Story

Lo spazio immaginato. Appunti per un racconto fotografico di una città qualsiasi

Luca Prestia and ICAR65 / Genova
Story

Confine di [S]stato | State border

Luca Prestia / Cuneo
Story

Disappeared

Luca Prestia / Cuneo
Story

Insegnare italiano ai tempi della Brexit. Il caso di Reading

Luca Prestia and Federico Faloppa / Reading
Story

[Oltre]passare la frontiera. Immagini fotografiche dei percorsi migratori, di transumanza e di contrabbando tra la valle Stura e la Francia

Luca Prestia and Unione Montana Valle Stura / Cuneo
Story

In an Italian wine region, question marks over quarantine

Luca Prestia and Cecilia Ferrara / Canelli
Story

Beyond the border. Signs of passages across European borders

Luca Prestia and Federico Faloppa / Bihać
Story

The return to the mountains. Sheep farming and ancient uses

Luca Prestia and Miriam Rubeis / Paraloup
Story

Burkina Faso. Portraits of a generation

Luca Prestia / Ouagadougou
Quando scoprimmo il mare | When we discovered the sea by Luca Prestia
Sign-up for
For more access