Tampone sospeso. Un’altra sanità possibile
MIGRANTI, RIDER, ABITANTI DELLE CASE POPOLARI, PENSIONATI SOCIALI, MA ANCHE VOLONTARI DI TUTTE LE BRIGATE VOLONTARIE E NON SOLO, TROVERANNO PERSONALE MEDICO E INFERMIERISTICO DISPONIBILE A FORNIRE INFORMAZIONI SU COME PREVENIRE LA PANDEMIA E A EFFETTUARE IL TEST VELOCE COVID-19
Febbraio 18, 2021
“C’è una discrepanza fra sogno e realtà notevole. Può anche succedere che qualche sogno non si avveri, non è una tragedia, è un dolore. La vera tragedia è quando abbiamo lo stesso amore, la stessa passione, nello stesso medesimo tempo per un sogno e per una realtà che si escludono a vicenda”. (R. Vecchioni)
Il sogno e la realtà
Potremmo cominciare e da queste parole per descrivere il momento in cui tutto è cominciato. Un sogno, una sanità pubblica per tutti e tutte, e una realtà, quella lombarda, che si escludono a vicenda. Nel mezzo un desiderio crescente che si tramuta in azione, cambiare la realtà dando vita al sogno. Da qui nasce a Milano la Brigata Sanitaria Soccorso Rosso, grazie a una cinquantina di donne e uomini tra personale sanitario e medico, impegnati a dimostrare che un’altra sanità è possibile: quella fatta dalla gente per la gente. Viene così istituito un presidio stabile in Piazzale Baiamonti a Milano, un tendone giallo che da dicembre tutte le domeniche pomeriggio, si offrono informazioni su come prevenire la pandemia e a effettuare il test veloce Covid-19.
“Un’azione di prevenzione fondamentale per interrompere la catena del contagio, rivolta alla cittadinanza abbandonata e tradita da un sistema sanitario regionale e nazionale negligente e compromesso con interessi economici. Troppe vite che potevano essere salvate se si fosse attuato un piano di tracciamento di massa a partire dai luoghi di lavoro, fuori dalle scuole e nelle piazze di ogni quartiere. Ma alla prevenzione si è scelto il business dei grandi interessi privati e politici, violando l’Art.32 della costituzione. La nostra esperienza solidale, osteggiata a colpi di burocrazia, è la testimonianza che un modello di salute realmente inclusiva ed efficiente è possibile”.
L’unità mobile
In due mesi vengono effettuati più di 1500 tamponi sospesi, solidali e gratuiti. Non ci si ferma qui, al contrario il tendone mette le ruote. Grazie all’acquisto di una unità mobile, dedicata a Diego Bianco, primo soccorritore morto a causa della pandemia, dal 30 gennaio le Brigate Sanitarie attraversano le periferie milanesi per effettuare i tamponi antigenici a chi non può raggiungere il presidio stabile. “Per realizzare questo ulteriore sogno, abbiamo acquistato un’unità mobile con l’impegno di pagarla quando sarà possibile. Certi che il nostro sogno, il nostro impegno e le nostre speranze per la costruzione di altro modello di salute e di vita verranno condivisi da chi ci ha accompagnato e sostenuto”.